Facce, sciarpe, cori e striscioni che hanno supportato il grande Toro, dalla strage di Superga ai giorni nostri.
Forse sono i tifosi più amati d’Italia, quelli granata, perché nella storia del nostro calcio hanno saputo portare in alto la bandiera del Toro con onore, tra mille difficoltà e con la passione sportiva che non sempre contraddistingue il calcio nostrano. Chi non approfitterebbe del Codice Bonus bet365 per scommettere sulla lealtà della loro fede?
La curva granata è la più amata d’Italia
In ben due anni diversi, la curva dei tifosi del Torino è stata premiata come la migliore tra tutte le tifoserie organizzate: nel ’97 si rivelò la preferita d’Europa secondo un sondaggio promosso da un famoso giornale francese, mentre nell’80 lo stesso onore arrivò da un’indagine promossa da La Domenica Sportiva tra tutte le tifoserie italiane.
La curva Maratona, un’istituzione del calcio italiano
La curva Maratona dello stadio Comunale di Torino è da sempre al più calda della città, negli anni si è distinta non soltanto per la passione dimostrata dai suoi tifosi, ma anche per la fantasia e le abilità scenografiche dimostrate in occasione delle partite più sentite, tra tutte quelle contro la rivale di sempre nel derby con la temibile Juventus.
Dalla Maratona alla curva Nord
Quando il celebre stadio Comunale di Torino ha chiuso i battenti ed è andato in pensione, i tifosi granata si sono trasferiti allo stadio delle Alpi, occupando l’intera curva Nord, ma conservando non soltanto nel cuore il vecchio nome di curva Maratona, ribattezzando così anche la loro nuova casa.
Dalla Nord del “delle Alpi” di nuovo in Maratona
Quando in occasione dei Giochi Olimpici invernali, 2006, lo stadio Comunale è stato ristrutturato e la squadra granata è tornata alle origini, i suoi tifosi hanno riabbracciato gli spalti della vecchia curva con gioia, alternando tifo romantico e contestazioni contro la nuova proprietà, rea di aver investito troppo poco e aver ceduto i beniamini dei tifosi.
Il tifo da ultras e il tifo moderato
Se i veri ultras del Torino hanno fatto della curva Maratona la loro casa, i tifosi più moderati, appassionati o famiglie, hanno scelto il lato opposto dello stadio per sostenere la loro squadra: la curva Filadeflia, che prende il nome dell’omonima via della zona, anche se negli ultimi anni è stata ribattezzata curva Primavera in gloria alle giovanili del Toro.
Il dodicesimo uomo in campo
Per dare un esempio concreto di che cosa sia davvero la curva granata, basti pensare che nella stagione ’98-’99 l’allora presidente del club, Massimo Vidulich, ritirò la maglia numero 12 e la l’assegnò alla curva Maratona, perché rappresentava la marcia in più della squadra, appunto il dodicesimo uomo in campo.